Cronaca4: Premio EXODUS | Aloisini: Un progetto culturale cresciuto negli anni
22 Ottobre 2010
La Spezia 22 Ottobre 2010 ore 09:51:47
Inaugurazione ieri in Sala Dante. di Marco Ursano
Una cerimonia poco convenzionale, emozionante. Una Sala Dante piena di giovani, studenti delle scuole spezzine, insieme ai protagonisti di ieri. Il primo atto della tre giorni del Premio Exodus è andato in scena ieri pomeriggio, un appuntamento nel quale l’aspetto istituzionale è scivolato in secondo piano rispetto alla memoria narrata dalla voce di chi c’è stato, di chi ha vissuto la tragedia dei lager e gli straordinari atti di fratellanza e di solidarietà compiuti dagli spezzini verso gli scamparti alla Shoah. Spezia Porta di Sion, città di Pace, un messaggio che non è solo il ricordo di donne e uomini giusti, ma che deve vivere anche oggi ed in futuro, ed in ognuno di noi.
Un Premio Exodus che nell’edizione 2010, curata dalla brillante direzione artistica di Francesca Sommovigo, propone un programma ricco di iniziative e denso di qualità, basti pensare all’evento di sabato al Civico con il Premio Nobel Shirin Ebadi, e tenuto assieme dal filo conduttore del tema dell’esilio.
“Una manifestazione con la sua unicità, che rifugge da mode e mondanità- ha dichiarato un’emozionata Cinzia Aloisini, Presidente dell’Istituzione culturale -nata sulla memoria di una vicenda internazionale di grande portata storica e politica. Cresciuta negli anni, ora è un progetto definito, con i valori del confronto e del dialogo come principi fondatori. Un progetto culturale, non un programma di eventi”. Concetti ripresi anche dall’Assessore Regionale alla cultura Angelo Berlangeri: “Un evento culturale che non è solo patrimonio della Spezia, ma di tutta la Liguria. Il Premio Exodus ci regala il coraggio di difendere la cultura che oggi qualcuno vuole uccidere.”
Iliana Bahbout, in rappresentanza dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane, che ha patrocinato il premio, ha ricordato il valore messianico e di pace della cultura ebraica e Ricardo Garrone, presidente Banco di San Giorgio, main sponsor, ha dichiarato in nome dell’Istituto di credito: “Onorati di sostenere questa manifestazione, personalmente mi sento a mio agio con la celebrazione di questa straordinaria storia di solidarietà e generosità degli spezzini.”
Sono intervenuti poi Andrea Gottfried, Presidente del Festival Nessiah di Pisa: “Siamo qui per testimoniare un progetto in divenire, creare una rete di scambi e di ricerca continua sulla cultura ebraica, Nessiah in ebraico vuol dire viaggio, l’idea è quella di condividere le diverse esperienze” e Antonio Monaco, Oyoyoy Festival: “Uno stimolo nato da Spezia che ha incontrato la nostra storia, un’esperienza legata al territorio, la cultura ebraica è integrazione senza assimilazione.”
Uno dei momenti più intensi della serata è stata la premiazione con una menzione onoraria a Adolfo Aron Croccolo, Presidente della Comunità ebraica spezzina, testimone e narratore delle navi della speranza. Commovente la sua dichiarazione: “Ho compiuto solo il mio dovere di ebreo sopravvissuto alla Shoah, il merito va al popolo degli spezzini.”
La cerimonia si è poi conclusa con un momento straordinario, l’intervista di Lucia Marchiò, giornalista di Repubblica, a Liliana Segre, scampata dall’Olocausto. Una testimonianza toccante e tragica, di forza e dignità assolute. Una lezione di vita e di civiltà, che racconteremo in un articolo specifico; per tutti i presenti, un onore ed un privilegio poterla ascoltare.
Marco Ursano
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