Programma Exodus 2023

GIOVEDÌ 11 MAGGIO

Ore 17.30 – Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso” – Saluto del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini

A seguire:

Conferimento della menzione cittadina Premio Exodus 2023 a Maria Luisa Eguez

Conferimento del Premio Exodus 2023 a Milena Santerini

Lectio magistralis di Milena Santerini

A seguire alle ore 21.15

Mediateca Regionale Ligure “S. Fregoso”

Presentazione del libro di M. Piperno e L. Faccini, “Eppure qualcosa ho visto sotto il sole”. Dialogano con gli autori Marco Ferrari e Maria Luisa Eguez.

Proiezione del film “Le mani raccontano. Viaggio nella fatica delle donne” di L. Faccini.

I Protagonisti

Milena Santerini

Vice Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e membro del Consiglio di amministrazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea | Premio Exodus 2023

Milena Santerini è ordinaria di Pedagogia generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è Direttrice del Centro di Ricerca sulle Relazioni interculturali e del Master “Competenze interculturali ”. È Vice Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e membro del Consiglio di amministrazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

Dal 2013 al 2018 è deputata alla Camera (Scelta civica e poi Democrazia solidale), dove promuove la Commissione “Jo Cox” sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio e la legge che istituisce il 6 marzo come Giornata dei Giusti dell’umanità.

Il 15 gennaio 2020 viene nominata Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, incarico poi confermato dal Presidente Mario Draghi fino al 2022.

Milena Santerini è stata inoltre General Rapporteur on combating racism and intolerance del Consiglio d’Europa. Tra i suoi libri La mente ostile. Forme dell’odio contemporaneo (Cortina), Il nemico innocente (Guerini) e Antisemitismo senza memoria. Insegnare la Shoah nelle società multiculturali (Carocci).

Il 7 marzo 2019 le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Marina Piperno

Marina Piperno, produttrice, esordisce con il documentario “16 ottobre 1943″(1961) sulla razzia del ghetto di Roma, dal testo di Giacomo De Benedetti e la regia di Ansano Giannarelli, quando sullo sterminio ebraico era scesa l’ombra della rimozione. Il ‘corto’ è di forte impatto e ottiene un grande successo. Nel 1962 fonda la REIAC Film con Giannarelli e Piero Nelli, diventandone amministratore unico. Prima donna italiana a misurarsi con una professione totalmente maschile, dopo i Nastri d’Argento per il mediometraggio “Diario di bordo”(1967) e per il complesso della sua attività documentaristica (1968), inizia a produrre fiction, sia per il grande schermo che per la Rai. Maturano intanto i rapporti con la Rai della quale la REIAC Film diventa, tra i primi e per molti anni, un partner progettuale ed esecutivo. Dall’intensa collaborazione con la Rai nacquero cicli, inchieste, documentari (sociologici e scientifici), telefilm sperimentali, fiction. Nel dicembre del 1982 fonda la MP srl con la quale produce i film di Luigi Faccini. Nel 1999 ha pubblicato per le Edizioni Cinque Terre una raccolta di poesie dal titolo “Sono una ragazza che si arrangia”. Nel 2002 il Club degli amici del cinema (Genova) ha dedicato una retrospettiva alla sua produzione cinematografica, dopo il corso che Giampaolo Bernagozzi e il DAMS dedicarono, nel 1978, all’esperienza produttiva della REIAC Film. È membro del Comitato Scientifico dell’associazione culturale E.L.M. Europa Liguria Mediterraneo, fondata dalla parlamentare europea Marta Vincenzi, divenuta in seguito anche Sindaco di Genova. È stata docente del Master in Management per lo Spettacolo presso l’Accademia d’arti e mestieri dello Spettacolo, Teatro della Scala. Ricopre inoltre la carica di Presidente dell’associazione culturale Ippogrifo Liguria.Nel 2011, il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici gli assegna il ‘Nastro Speciale alla Carriera’.

Filmografia (selezione)

Sierra Maestra, regia di Ansano Giannarelli (1969)

Non ho tempo, regia di Ansano Giannarelli (1973)

Nella città perduta di Sarzana, regia di Luigi M. Faccini (1980)

Inganni, regia di Luigi M. Faccini (1985)

Aquero, regia di Elisabetta Valgiusti (1994)

Onorificenze

Nastro d’argento speciale alla carriera, 2011

Luigi M. Faccini

Luigi M. Faccini è nato a Lerici, 18 novembre 1939, è un regista italiano. Laureato in economia e commercio, si accosta al cinema come critico, scrivendo per Filmcritica e Nuovi Argomenti. Nel 1966 fonda (con Aprà, Ponzi, Anchisi, Albano, Martelli, Rispoli e Roncoroni) Cinema&Film una rivista che introduce la semiologia e lo strutturalismo nello studio del film, con la tutela amichevole di Pasolini. A distribuirla è Garzanti. Esordisce nella regia televisiva come giornalista d’assalto, nella fiction con Il libro bianco (1969), mediometraggio sul “caso Sinjavskij – Daniel, dissidenti sovietici condannati a 7 e 5 anni di carcere per aver pubblicato in occidente opinioni ritenute lesive dal regime. Il suo primo lungometraggio è Niente meno di più (1970), per gli “Sperimentali” della Rai, su di un giovane prete progressista confinato in montagna dal suo vescovo. Nel 1973 fonda una cooperativa di lavoro, la Filmcoop, che produce il suo Garofano rosso (1975), ispirato al romanzo di Elio Vittorini Il garofano rosso, con un efficace Miguel Bosé diciottenne, all’esordio come protagonista, e la rentrée di una fulgida ed ispirata Elsa Martinelli.

Del 1980 è Nella città perduta di Sarzana, sull’aggressione fascista subita dalla città nella notte del 21 luglio 1921 e sulle conseguenze politiche di quell’evento, a sfavore delle sinistre che, divise, non riusciranno a contrastare l’ascesa di Mussolini.

Video-ricercatore all’Ospedale psichiatrico di Arezzo diretto dal basagliano Agostino Pirella, si cala in un’esperienza tanto squassante quanto fondante che originerà, dodici anni dopo, il film Inganni (1985), sul poeta Dino Campana e i suoi anni di reclusione manicomiale. Il film colleziona otto premi e inviti a New York, Mosca, Buenos Aires, Barcellona, Valencia, Istanbul, Gand.

Filmografia (selezione)

1975 Il garofano rosso (115′, prod. Filmcoop; distr. Italnoleggio Cin.)

1979 Nella città perduta di Sarzana (118′, prod. Raidue)

1985 Inganni (99′, prod. MP, distr. Off Limits); C’era una volta gente appassionata (30′ x 4 p., Rai3)

1986 Ilya Prigogine (58′, Cultura europea, Rai3)

1988 Donna d’ombra (91′, prod. MP srl.; distr. REIAC Film)

1991 Notte di stelle (89′, prod. MP srl; distr. MIKADO)

1998 Giamaica (84′, prod. REIAC Film; distr. MIKADO)

2011 Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo (97′, prod. Ippogrifo Liguria); Fiore pungente (58′, prod. Ippogrifo Liguria)

2015 Paolino Ranieri, un maestro (75′, prod. Ippogrifo Liguria)

Onorificenze

Del 1988 è il lungometraggio Donna d’ombra, ambientato nel mondo della modern dance vale ad Anna Bonaiuto, protagonista in cinema per la prima volta, la nomination al David di Donatello, al Globo d’oro della Stampa Estera e il Laceno d’oro ad Avellino. Nel 1999 il Museo del Cinema di Torino e della Casa della Cultura di Milano e nel 2000 il Tagliacozzo Film Festival, gli dedicano corpose retrospettive. Nel 2010 il Museo del Cinema di Torino gli ha dedicato, insieme alla sua produttrice Marina Piperno, una vasta retrospettiva, come nel 2014 a Roma ha fatto la Cineteca Nazionale.