MenteLocale: Premio Exodus: 1014 Una storia di uomini e di numeri

Ondine

18 Ottobre 2010

Una pedana protesa verso un immaginario orizzonte, insieme origine e meta di un grande viaggio e di ardenti speranze: 1014 Una storia di uomini e di numeri, l’installazione multimediale interattiva ideata e curata da Paolo Ranieri e Beatrice Meoni, con la consulenza storica diMaurizio Fiorillo, sarà inauguratamercoledì 20 ottobre alle ore 18.00 al Camec della Spezia, nell’ambito della decima edizione del Premio Exodus.



1014 Una storia di uomini e di numeri
racconta la vicenda dei 1014 profughi ebrei scampati ai campi di concentramento nazisti che – nella primavera del 1946 – dal porto della Spezia guardavano al mare con la speranza di lasciarsi alle spalle l’Europa degli orrori e di raggiungere la Terra promessa; sognavano la Palestina, rimasti stipati per un mese nelle stive delle navi Fede e Fenice. Uno dei superstiti racconta che durante la notte, nel buio delle stive, si potevano vedere solo i numeri fosforescenti tatuatisulle braccia dei profughi. Erano i numeri che avrebbero sempre ricordato loro l’orrore e il meccanismo di privazione dell’identità indegnamente subiti nei lager nazisti. 



E proprio da questa immagine l’idea dell'installazione: come racconta Paolo Ranieri «abbiamo voluto ricreare un ambiente in grado di evocare il molo e la nave su cui stazionarono i profughi prima di poter salpare in direzione della Palestina». Due pareti contrapposte: da una parte un grande specchio che riporta i numeri fosforescenti – a ricordo della testimonianza – mentre nell’altra tre tele dipinte sulle quali vengono proiettate le immagini che raccontano la vicenda. Fra le due pareti sta una pedana dipinta, a suggerire il molo, su cui il visitatore è invitato a salire, assurgendo così a protagonista. E qui l’immedesimazione totale nella video-narrazione dell’intera vicenda – dall'arrivo alla Spezia fino alla partenza per la Palestina – realizzata grazie a materiali fotografici e cinematografici di repertorio e documenti d'archivio. 



«È proprio a partire dalle immagini riflesse dallo specchio – aggiunge Paolo – che il visitatore può perdersi all'interno della proiezione, per immedesimarsi, in modo simpatetico, nei reali protagonisti della vicenda. Le voci dei profughi fanno eco da un passato ormai lontano, grazie all’intrecciarsi delle parti recitate di quattro attori: Virginia Galli, Toni Garbini, Luca Gradella e Viola Travaglioli».

Le musiche originali, sottofondo di 1014 Una storia di uomini e di numeri, sono del Rhapsodija Trio; il violinista del Rhapsodjia Trio,Maurizio Dheò, suonerà dal vivo musiche ispirate alla tradizione Yiddish, in occasione dell'inaugurazione, interagendo direttamente con le immagini e le voci dell'istallazione. 



L'istallazione, progettata e realizzata da Paolo Ranieri e Beatrice Meoni, si è avvalsa della consulenza storica di Maurizio Fiorillo; i video sono stati realizzati da Vinicio Bordin e Francesco Lupi Timini; il sistema multimediale è stato curato da Emanuele Lomello e la sonorizzazione audio da Alberto Modignani.

 

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