La Repubblica: Premio Exodus, la rotta della speranza nel segno della pace

Ondine

21 Ottobre 2010

SHIRIN Ebadi, Liliana Segre, Guido Ceronetti, Vinicio Capossela. E il ricordo di quegli ebrei scampati ai lager che dalla Spezia sognavano la Palestina. Da oggi a sabato torna a La Spezia il Premio Exodus, rassegna dedicata alla riflessione interculturale, quest' anno alla decima edizione. Exodus è il nome di una delle navi che tra il 1946 e il 1948 salparono dal porto spezzino alla volta della Palestina, e la città ligure divenne Porta di Sion, città della Speranza. Sopravvissuti al genocidio, intellettuali, scrittori, cittadini, studenti, esponenti della politica e del volontariato si confronteranno con chi ha fatto della mediazione pacifica la propria ragione di vita. E non è un caso che a ritirare il Premio (sabato 23 ottobre, Teatro Civico, 17.30) sia Shirin Ebadi, avvocato e pacifista iraniana Nobel per la Pace 2003 perseguitata dal regime. Ospite d' onore, il poeta e filosofo Guido Ceronetti (20-21 ottobre), che partecipa con una mostra e ben 9 inediti e una chiacchierata con il musicista Vinicio Capossela (21 ottobre); la sopravvissuta di Auschwitz Liliana Segre (21 ottobre), deportata ad Auschwitz a soli 13 anni dal Binario 21 della Stazione centrale di Milano; l' oncologo Umberto Veronesi (23 ottobre); Kensur Rinpoce Ciampa Tegchock nominato dal Dalai Lama abate dell' università monastica (22 ottobre); Eva Kor Mozes, che nel 1944 fu sottoposta ai terribili esperimenti sui gemelli del Dottor Mengele, noto come Dottor Morte (23 ottobre). Un riconoscimento andrà pure a Adolfo Aharon Croccolo, responsabile del culto della Comunità Ebraica della Spezia. Inaugurazione oggi alle 18 al Camec con l' installazione 1014-Una storia di uomini e di numeri curata da Paolo Ranieri, Beatrice Meoni e Maurizio Fiorillo. Programma e sedi degli eventi su www.premioexodus.it. – (lucia marchiò)

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