Verso la Terra Promessa

4 Novembre 2011
Cut-Up edizioni per il Premio Exodus.
Gli autori Andrea Campanella (sceneggiatore) e Sergio Ponchione (disegnatore) presentano il fumetto realizzato per Exodus e incontrano i ragazzi delle scuole ed il pubblico.
In mostra le tavole originali.
Capita che nel giugno scorso mi viene commissionato un fumetto per il Premio
Exodus.
Devo raccontare la vicenda della partenza delle navi (Fede e Fenice) che
portarono gli ex deportati dei campi di concentramento nella terra di Sion.
Molte di quelle navi partirono dal porto di Spezia e da Bocca di Magra. Accetto
senza esitare perchè la storia è stupenda, una storia di solidarietà, lotta per
la libertà, autodeterminazione. Come disegnatore scelgo l'amico Ponchione che
accetta ben volentieri. Il tempo non è molto e riusciamo a pianificare 24
tavole. Il risultato lo giudicherete. Posso dire che abbiamo affrontato questa
sfida con grande passione e rigore e che la storia è di un'attualità
sconcertante. In Israele la mia città è conosciuta come "Porta di Sion", la mia
gente come solidale .
Un episodio poco conosciuto di quella storia dell'immediato dopoguerra così
caotica e complessa. Ringrazio il premio Exodus e L'Istituzione per i Servizi
Culturali per questa possibilità. Posso dire che quella solidarietà e quel
senso di condivisione della sofferenza altrui si riscontra anche in questi
terribili giorni, nei quali la mia terra è stata così violentemente messa alla
prova.
Exodus.
Devo raccontare la vicenda della partenza delle navi (Fede e Fenice) che
portarono gli ex deportati dei campi di concentramento nella terra di Sion.
Molte di quelle navi partirono dal porto di Spezia e da Bocca di Magra. Accetto
senza esitare perchè la storia è stupenda, una storia di solidarietà, lotta per
la libertà, autodeterminazione. Come disegnatore scelgo l'amico Ponchione che
accetta ben volentieri. Il tempo non è molto e riusciamo a pianificare 24
tavole. Il risultato lo giudicherete. Posso dire che abbiamo affrontato questa
sfida con grande passione e rigore e che la storia è di un'attualità
sconcertante. In Israele la mia città è conosciuta come "Porta di Sion", la mia
gente come solidale .
Un episodio poco conosciuto di quella storia dell'immediato dopoguerra così
caotica e complessa. Ringrazio il premio Exodus e L'Istituzione per i Servizi
Culturali per questa possibilità. Posso dire che quella solidarietà e quel
senso di condivisione della sofferenza altrui si riscontra anche in questi
terribili giorni, nei quali la mia terra è stata così violentemente messa alla
prova.
Andrea Campanella


Condividi questo articolo su