Il Vescovo Palletti ritira il Premio Exodus: è per tutti coloro che lavorano per accogliere i profughi

Ondine

24 Maggio 2016

Di Doris Fresco – Dopo l'incontro di questa mattina, rivolto alle scuole (cliccate qui per leggere l'articolo), la giornata dedicata al ricordo del 70° anniversario della partenza delle navi Fede e Fenice alla volta della Palestina, è proseguita con la consegna del Premio Exodus, "menzione speciale".

Introduce la premiazione il sindaco Federici, con un saluto caloroso a tutte le autorità intervenute.
"Tutti voi e questa cerimonia mi commuovete, soprattutto quest'anno che il conferimento del premio è molto particolare perché cade nel settantesimo anniversario. Fede e Fenice partirono dal molo Pirelli (oggi Pagliari) con un carico di speranza e umanità; in più ricorre anche il decimo anniversario del conferimento della Medaglia d'Oro al Valore Civile alla nostra città che, pur essendo stata fortemente provata dalla guerra, essendo stata la terza città in Italia maggiormente colpita, seppe accogliere.
Nel corso degli anni abbiamo incontrato e premiato figure internazionali di grande importanza nel mondo della pace e del dialogo: momenti per me fortemente emozionanti. Due anni fa incontrai una delegazione dei rappresentanti del Kibbutz fondato da coloro che nel maggio del 1946 partirono dalla Spezia: in quell'occasione è stato scritto il significato più profondo di questa manifestazione. Anche andare là fu un momento molto significativo, che mi ha fatto riflettere. In più oggi voglio ricordare la fortuna che abbiamo avuto nel poter conferire il premio a Guerrieri, a cui questa edizione 2016 è dedicata".

I premi sono due: uno conferito ad una personalità importante esterna e di rilevanza internazionale, che quest'anno verrà consegnato a Giorgio Napolitano, scelta derivata da numerose motivazioni, prima e più ovvia la celebrazione della nostra Repubblica e poi per il suo enorme lavoro nell'ambito dei rapporti tra Italia e Israele, intervenendo anche con scelte fortemente europeiste, fautore di un'Europa aperta. Ricorda Federici: "La sfida delle nuove convivenze va accolta e non possiamo avere paura". 

L'altro premio viene assegnato a chi lavora e compie sforzi per la pace nel nostro territorio: Monsignor Luigi Ernesto Palletti e tutte quelle associazioni e realtà che operano con grandi sacrifici per l'accoglienza nella nostra provincia.
Non solo l'arrivo della nave Creta, ma momenti quotidiani in cui le istituzioni e le associazioni costruiscono La Spezia migliore, quella della legalità e dell'accoglienza. ASL, Questura, Carabinieri, sono solo alcune delle realtà ringraziate dal Sindaco Federici: "Questa di oggi deve essere un'occasione per ricordare una pagina importante della nostra città: chi è qui ora e merita questo premio è citazione di quella medaglia al valore".

Insieme al Vescovo Palletti vengono premiati Caritas, Croce Rossa e gruppo Betania Sermig, simboli di eccellenza della nostra provincia.
Il Vescovo ritira il premio ricordando il lavoro umanamente difficile svolto, portato avanti giorno dopo giorno "per trasformare un'idea in concretezza". Parole di elogio rivolte prima di tutti a Don Luca Palei, direttore della Caritas: "Insieme a lui tanti collaboratori vivono questa sfida, ma don Luca è sempre presente". Poi i ringraziamenti e don Martini, capofila del tessuto caritatevole della nostra città.
Aggiunge don Luca nel ritirare il premio: "Qui si parla di un'accoglienza senza sosta, che mira alla possibilità di integrazione che ognuno deve coltivare mettendoci del proprio, anche con le piccole cose. Noi, con Croce Rossa e tutti gli altri, rappresentiamo una rete che deve lavorare insieme per raggiungere un unico scopo. La direzione è quella giusta: lavorare tutti insieme senza paura e tenendo lontane le polemiche".
Tanti grazie dunque, non di circostanza, ma come sprone per mettersi in gioco nella sfida dell'accoglienza.

Bellissima realtà anche quella di Betania Sermig, che opera con i ragazzi degli istituiti scolastici, che lavorano per puro e semplice spirito di volontariato senza aspettarsi nulla in cambio.
A chiudere la cerimonia di premiazione il coro De Andrè

Infine la conclusione di Federici: "Grazie alla mia Città".

Fonte: Gazzetta della Spezia

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