Premio Exodus 2015: il riconoscimento a Paolo De Benedetti

Ondine

8 Maggio 2015

premio exodus 2015 a paolo benedettiMercoledì 6 maggio torna alla Spezia il Premio Exodus 2015. Presentato dal sindaco della Spezia Massimo Federici e dall’assessore ai rapporti con l’Istituzione per i servizi Culturali Luca Basile, a promuoverlo Regione Liguria, Comune della Spezia e Istituzione per i Servizi Culturali con patrocinio di Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane).

La Spezia è conosciuta come Porta di Sion e è annoverata nell'Elenco dei Giusti. All’indomani del secondo conflitto mondiale, infatti, pur stremata dai bombardamenti, fu al centro di una formidabile gara di solidarietà alle migliaia di profughi ebrei provenienti dai campi di sterminio, che, attraverso la partenza delle navi FedeFenice ed Exodus, riuscirono faticosamente a riconquistare la terra di Israele. Tale episodio ha fatto ottenere la Medaglia d’Oro al Valore Civile conferita il 25 aprile 2006 alla città dal presidente della Repubblica. Un episodio che viene celebrato, a partire dal 2000, con il Premio Exodus.

A ricevere il Premio Exodus 2015 sarà Paolo De Benedetti, per il particolare impegno profuso nello studio della tradizione biblica e della teologia ebraica. In questo ambito, De Benedetti si profila, oggi, come il maggiore studioso italiano. Egli si è dimostrato costantemente capace di approfondire e di veicolare i grandi temi della tradizione del pensiero ebraico, evidenziandone lo straordinario portato etico nel quadro di uninstancabile colloquio con le altre grandi identità della cultura occidentale. Negli studi di De Benedetti, le grandi questioni dell’orizzonte biblico appaiono vivificate qualioccasioni permanenti di accoglienza nei confronti degli uomini e della loro vicenda esistenziale e spirituale, rinnovando i riferimenti ideali che il Premio Exodus intende rappresentare e promuovere.

A consegnare il Premio saranno il sindaco della SpeziaMassimo Federici, l’assessore della Regione Liguria Enrico Vesco, l’assessore ai Rapporti con l’Istituzione per i Servizi Culturali Luca Basile e il rabbino Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova e della Liguria e presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia.

Alla cerimonia di consegna del Premio Exodus 2015, seguirà la conversazione tra Paolo De Benedetti e Brunetto Salvarani dal titolo Il Paradiso delle piccole cose, tratto dall’ultimo lavoro di De Benedetti, un' intervista uscita recentemente per Imprimatur editore.

Giovedì 7 maggio, alle 21, al Teatro Civico è in programma il concerto di Quatuor 4, quartetto d'archi francese impegnato in un programma pensato appositamente per il Premio Exodus. L’evento è il quinto appuntamento di Concerti a Teatro, la rassegna di musica classica promossa dalla Fondazione Carispezia al Teatro Civico.

«Il Premio Exodus – ha dichiarato il sindaco della Spezia Massimo Federici, presentando l’edizione 2015 – rappresenta per la città molto di più di un evento. È un progetto culturale, attraverso cui La Spezia ha l’ambizione di parlare di sé all’Italia e al mondo. Con l’edizione 2015 l’obiettivo è di traghettare questo Premio verso gli importanti festeggiamenti del 2016 in occasione del Settantesimo anniversario della partenza delle navi Fede e Fenice dal Molo Pagliari della Spezia, a cui stiamo già lavorando. Questa edizione conferma la volontà di rendere ancora più pregnante il significato di questa bellissima pagina della nostra storia, mantenendo la scelta fatta nell’edizione 2014 di spostare il Premio nel mese di maggio, periodo della partenza delle navi, con l’obiettivo di porre questa data come una delle tappe fondamentali del calendario civile della città, ma non solo. Exodus – ha continuato Federici – parla di una città stremata dai bombardamenti che ha saputo essere, in un momento difficilissimo, gentile e accogliente con i superstiti dell’esperienza più tragica che il Novecento ci ha lasciato, la Shoah. Ancora oggi, tanto più in una fase storica che ha i tratti dell’eccezionalità, ci dice che non dobbiamo rassegnarci al male. Ci parla della necessità di affrontare le difficoltà, anche le peggiori, non dimenticando mai la nostra umanità, il coraggio e la generosità».

Fonte: MenteLocale

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