Aloisini: “Il Premio Exodus un presidio contro l’intolleranza”

Ondine

28 Ottobre 2010

La Spezia. Ad inaugurare il premio Cinzia Aloisini, presidente dell'istituzione per i servizi culturali della Spezia, che ha sottolineato l'anomalia di questa manifestazione che “non corrisponde ai canoni imperanti, non è stata studiata a tavolino, ma per genesi, toni pacati, contenuti e tempi è diventata un progetto culturale distinto e distinguibile da tutti gli altri. Ne sono un esempio le personalità autorevoli che intervengono in questa edizione, tra cui i rappresentanti dei festival della cultura ebraica, e il ricco programma ideato da Francesca Sommovigo ”. Durante questi dieci anni di vita Exodus è cresciuta attraverso un percorso progressivo, sempre fedele però al principio con cui è stata ideata da Marco Ferrari: la capacità di accogliere esperienze diverse e di essere principio portatore di confronto e dialogo. “Il premio Exodus – ha sottolineato l'Aloisini – è stato ideato con l'intento di far emergere dall'oblio i fatti storici di quel 1945/46, affinchè La Spezia potesse ricordare e avere coscienza del rilievo che ha avuto nella storia, in questo senso Ferrari ha riconsegnato non solo alla città e ai cittadini, ma a tutti, un pezzo di storia universale. Il compito che ci è stato assegnato è quello di restare fedeli a quel gesto compiuto sul molo Pagliari. Da allora la città ha un obbligo in più: non solo non fare, ma soprattutto non mostrarsi indifferente e non tacere ogni qual volta si ripresenti un'ingiustizia o qualunque tesi negazionista abbia la meglio. Exodus rappresenta un presidio contro l'intolleranza e dimostra che Spezia è capace di gesti concreti ed è una città ricostruita nel solco della solidarietà, con la forza di affrontare le sfide di oggi e domani.”

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